Una maestra di tango, forse una delle più brave con cui abbia studiato, ripeteva alle ballerine del corso che la natura aveva già provveduto a farle muovere con grazia e bellezza e non c'era quindi necessità che si preoccupassero di eseguire ulteriori abbellimenti. Oggi guardo le "femmine" ballare e riscopro tutta la loro bellezza nei movimenti più semplici e naturali.
Un maestro di tango esortava noi "maschi" a ballare per la ballerina che stringevamo tra le braccia e non per le persone sedute ai tavoli o, peggio, per se stessi. Oggi guardo un bravo ballerino attraverso l'espressione di chi balla con lui.
quando la ballerina è concentrata sull'estetica, le sue energie lasciano la coppia e vanno verso l'esterno e il ballo diventa una fatica inutile, per nulla alleviata dal pensiero che la gente intorno alla pista starà godendo della sua perfezione tecnica...
Le maestrine della "aristocrazia" tanghera sono le più pericolose, troppo prese dai commenti degli altri per lasciarsi andare come facevano quand'erano ancora novizie o poco più.
...e alla botte vuota:
quando il ballerino è assorto nella compiacenza delle sue figure e si dimentica della sua compagna di sicuro dovrà essere molto persuasivo per reinvitarla. In compenso potrà fare pratica ogni qualvolta si troverà a marcare un "cambio di direzione" al carrello della spesa al supermercato...
la bellezza di un tango vale il suo piacere?
Le maestrine della "aristocrazia" tanghera sono le più pericolose, troppo prese dai commenti degli altri per lasciarsi andare come facevano quand'erano ancora novizie o poco più.
...e alla botte vuota:
quando il ballerino è assorto nella compiacenza delle sue figure e si dimentica della sua compagna di sicuro dovrà essere molto persuasivo per reinvitarla. In compenso potrà fare pratica ogni qualvolta si troverà a marcare un "cambio di direzione" al carrello della spesa al supermercato...
la bellezza di un tango vale il suo piacere?