martedì 21 ottobre 2014
"Passi" di Tango Milonguero
Per tango milonguero si intende il "tango che ballano gli abituali requentatori della milonga, i milongueros". In questa accezione, non c'è differenza tra tango milonguero e tango salon (= il tango della "sala" da ballo e dunque della milonga). Un'accezione più restrittiva permette di connotare stilisticamente il tango milonguero come il modo di ballare prevalente nei quartieri centrali (e del sud) di Buenos Aires. Questa differenziazione è tuttavia molto lieve. Non è infatti facile catalogare il modo di ballare dei (vecchi) milongueros dato che ognuno ha un suo personalissimo stile.
La milonga, con i suoi ridotti spazi, impone che il ballo di ogni coppia non possa svolgersi indipendentemente da quello delle altre. Come conseguneza, i milongueros evolvono la capacità a ballare bene anche in piccoli spazi dove le dinamiche risultano necessariamnete abbreviate. Questo è ciò che si vede dall'esterno: non c'è spazio per dinamiche voluminose o figure spettacolari. Inoltre, sia per la necessità di ballare in piccoli spazi sia per il piacere dell'abbraccio, questo è spesso chiuso e intimo.
Sovente, l'estetica del tango milonguero, porta a ritenere che si tratti di un tango minimalista, fatto di piccoli passettini, senza particolari possibilità e praticato da ballerini senza grande talento. Certamente NON è così! Proprio l'assenza di movimenti spettacolari ha portato i milongueros a ricercare, pur nell'apparente semplicità delle dinamiche, varianzioni e "giochi" che rendono il loro tango estremamente ricco e fantasioso! Resta difficile spiegare questa ricchezza per iscritto ma può essere esemplificativo il fatto che un bravo milonguero non balla solo con dei passi di gamba ma utilizza tutte le parti del corpo.
Se lo spazio lo permette, i movimenti possono diventare anche più ampi ed eleganti. Tuttavia il tango milonguero, come pura espressione di tango sociale, predilige il rispetto assoluto delle altre coppie in pista. Il rispetto per gli altri, e per la partner ovviamente, definisce il perimetro entro il quale il ballo sviluppa tutta la sua creatività e le sue potenzialità e dove il talento individuale fa sfoggio di sè a beneficio esclusivo della coppia. Risulta dunque difficile valutare la complessità del tango milonguero al di fuori del contesto che gli è proprio così come sarebbe impossibile valutare l'abilità di due ballerini da palcoscenico allorquando siano visti ballare in una pista affollata, dove al più si confonderebbero con le altre coppie.
Per questo, ridurre il tango milonguero solo ai suoi passi significa non conoscerne la ricchezza, varietà, intensità e, forse, anche eleganza, benché espressa secondo altri canoni.
Probabilmente dietro le discussioni sugli stili di tango si celano tutta una serie di fraintendimenti che col tempo sarebbe utile sbrogliare. Un buon tango salon non è poi così lontano da un buon tango milonguero. Il problema non è nei nomi ma in ciò che essi, nell'immaginario comune, indicano. Spesso si identifica col tango salon ciò che in milonga non si vorrebbe mai vedere e come tango milonguero una noiosa sequenza di passi che, del tango milonguero, non ne sono che la asettica cornice (nel migliore dei casi).
Una discriminazione possibile sarebbe invece tra chi desidera un tango sociale e chi no e lasciare che questi ultimi celebrino i loro riti altrove. Ad iniziare dai loro portavoce, i grandi ballerini "da palcoscenico", i cui spettacoli dovrebbero godere di minor spazio e credito nelle milonghe...poi andremo tutti volentieri ad ammirarli in teatro!
- versione rivista e corretta nel mese di ottobre 2014 di un post originariamente scritto nel 2008. Ho eliminato diverse parti perché oggi, a differenza di allora, molte tematiche hanno perso di interesse. O forse è solo che a distanza di anni e di esperienza mi appassionano molto meno. -
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2 commenti:
Ben detto!Via lo show dalla milonga!
Cara Tanita, grazie del commento...forse, riflettevo in attesa di scrivere un altro post, le tanghere hanno qualche responsabilità in più? ...senza ovviamnte escludere quelle degli altri soggetti interessati (tangheri, maestri, organizzatori ecc.)...
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