mercoledì 15 ottobre 2014

Tango milonguero 1


Ho sentito vecchi milongueros di Buenos Aires, dopo una vita spesa in milonga, dire d’aver ancora tanto da imparare dal tango… al loro cospetto, ogni riflessione sul tango perde ogni pretesa d’essere indelebile traccia mentre testimonia solo una tappa lungo un cammino percorso solo per piccolissima parte.
Nelle conversazioni sulla tecnica di ballo che talora intraprendo con altri appassionati, vengono frequentemente a galla differenti impostazioni tecniche tra le diverse espressioni stilistiche. Da appassionato di tango milonguero mi soffermo più volentieri sulle peculiarità di questo stile che viene generalmente indicato come quello dell’abbraccio chiuso e della posizione leggermente a “piramide” dei ballerini. Questa caratterizzazione, ammesso che sia tecnicamente esaustiva, distoglie dalle reali peculiarità di questo stile.
Il tango milonguero è per definizione quello che i milongueros ballano in milonga e non quello dell’abbraccio "stretto", benché le due cose spesso coincidano. I milongueros amano ritrovarsi in milonga e lì amano ballare, cercando in ogni tango l’armonia con la partner, con la musica e con la "sala".
Questo tipo di esperienza struttura tecnicamente il loro ballo (e non certo il contrario!). Le differenze tra i vari modi di ballare sono quindi livellate dal contesto ambientale.
Per gustare maggiormente il “tango milonguero” può essere utile seguire alcuni piccoli e pratici suggerimenti che in genere passano in sottordine nella didattica, sopraffatti dell'attenzione spropositata alle coreografie, brevi o lunghe che siano.
Il punto di partenza deve essere la ricerca di un tango “comodo e piacevole”, per sè stessi e per il partner, e non un tango tecnicamente "perfetto". Ognuno, diverso da tutti gli altri, troverà una sua strada per raggiungere queste qualità nel ballo; ognuno troverà la sua perfezione. Non può esistere una sola tecnica, una sola postura un solo set di figure o dinamiche semplicemente perché siamo tutti diversi. Un insegnante può solo aiutare gli allievi in questa loro personale ricerca e non dare "dogmi" sulle modalità di movimento. Tanti vecchi milongueros di Buenos Aires hanno “brutte” posture eppure le donne sono in coda per ballare con loro! 
Secondo, sempre a Buenos Aires, ci sono milongueros “non proprio giovanissimi” e che tuttavia ballano in continuazione. Il loro tango non è stancante, impiega le energie necessarie e non più. Qualunque sia lo stile, la tecnica, ecc. il ballo è tranquillo e non deve ovviamente determinare dolori fisici.
Ancora più importante, si può aggiungere, il tango milonguero è un tango di intima comunicazione e connessione e le attenzioni devono essere rivolte prevalentemente a questo scopo. Quanto fastidio quando si avverte che l'altro è concentrato sui suoi piedi... Se la comunicazione passa attraverso l'abbraccio si potrebbe dire, con un certo lirismo, che “il tango si balla col cuore e non con i piedi!”.
Infine (almeno per questo post), il tango milonguero è un ballo sociale e questo impone il rispetto di alcune regole di tranquilla e serena condivisione degli spazi. La capacità di ballare insieme agli altri è un requisito fondamentale. Spesso si obietta che se c’è spazio, la coppia può osare qualche figura più voluminosa. Credo che sia vero ma solo nei limiti del buon senso dato che lo spazio “libero” non appartiene necessariamente a chi per primo se ne appropria. Un milonguero dovrebbe sapere quale spazio gli compete, quale può andare ad occupare senza rischi e quando, anche uno spazio libero, non deve essere riempito. In genere chi è abituato a dinamiche più ampie continua le proprie evoluzioni pure con le piste affollate beandosi poi di essere riuscito a muoversi tra tanti senza urtare nessuno...In realtà, il fatto che ogni avveduto e prudente milonguero non osi avvicinarsi a tale tracotanza, non significa certo che i due modi di ballare possano coesistere in milonga ma indica solo l’inadeguatezza dei "fantasisti" e dei loro maestri. Chi è abituato a ballare in contesti affollati spesso evolve scelte tecniche e dinamiche che consentono un'attenta e pronta gestione degli spazi; quanto più è immediata e stretta la comunicazione tra due ballerini tanto maggiori saranno le variazioni possibili sul tempo e nello spazio.
In conclusione, non è sufficiente serrare l’abbraccio per trasformare un ballerino da palcoscenico in un milonguero! L'abbraccio e la postura che spesso si associano al tango milonguero sono più una conseguenza di un modo di intendere e vivere la milonga che un presupposto tecnico.
(photo by Gerrysan)
- post rivisto e corretto nel mese di ottobre 2014 su uno scritto del 6/2/2008 -

9 commenti:

sirena ha detto...

Assolutamente d'accordo!!!Avvicinarsi o "stringersi" non è tango milonguero.E' l'errore piu' diffuso,l'idea che ha chi NON balla milonguero!!:-)
Bello il tuo blog!
Ciao
Dori

massitango ha detto...

Chi non balla (e non studia) tango-milonguero difficilmente riuscirà a comprendere ciò di cui non ha esperienza.
Grazie per il commento, Dori! Spero di ritrovare presto altre tue osservazioni.

ilprimopasso ha detto...

si si si più leggo e più condivido... continuo a leggere!!

massitango ha detto...

ciao ilprimopasso...sarà che condividiamo molto perché abbiamo molti dei "nostri maestri preferiti" in comune? :-)

Unknown ha detto...

Quindi, riassumendo i punti fondamentali del mitico ed inafferrabile tango milonguero è ballare comodi, ballare per il piacere di ballare e non per esibirsi e quindi viene concessa una postura abbastanza rilassata, tacchi sempre rasenti al suolo, abbraccio tendenzialmente stretto, attenzione al particolare più che allo spettacolarizzazione, avere la capacità di ballare in milonghe affollate.
Ho capito bene?
Grazie in anticipo a chi mi risponderà.

massitango ha detto...

Benvenuta in questo blog, Unghietta. Qualificare il "tango milonguero" come "mitico" e "inafferrabile" mi sembra esagerato. Per questo iniziamo a smitizzarne almeno il nome: se lo chiamassimo il "tango che si balla in milonga" forse sarebbe più rassicurante. L'aggettivo "inafferrabile" potrebbe invece risultare adeguato se riferito all'inafferrabile (nel senso di transitorio) piacere di cui si gode quando un tango risulta piacevole per sè, per il partner e per le altre coppie in pista. Tutto ciò che c'è nel mezzo (la didattica e l'apprendimento, da cui lo "stile") è una prerogativa esclusiva del gusto personale.
Il discorso si sposta dunque sul come ogni appassionato tanghero decida (o per lui, il suo maestro)di sviluppare un tango piacevole per sè, per l'altro e per le altre coppie. Questo ultimo elemento è quello più sovente dimenticato, insieme alla banale constatazione che in un contesto sociale il proprio piacere non è scisso da quello dagli altri. E se è vero che una milonga di successo è quella a cui partecipa un gran numero di persone, si comprende bene l'importanza di alcuni accorgimenti tecnici, com'è ad esempio il caso dei tacchi rasi al suolo. A dire il vero, una tecnica adeguata permette anche di spostarsi bene in ronda (occupando gli spazi di propria pertinenza e non quelli liberi) e di saper interrompere e modificare una direzione di ballo qualora se ne presenti la necessità.
Circa il piacere del ballo nella coppia, ognuno ha la propria sensibilità ed è giusto che la assecondi, fatta salva la necessitò di trovare partner di ballo con cui condividerla.
Personalmente, prediligo l'abbraccio "chiuso" sui due lati (e non a V, visto dall'alto), con una postura che, qui in Italia, è identificata con lo "stile milonguero" e che, a BsAires, era prevalente nei quartieri centrali e meridionali della città. La vicinanza dei corpi nella parte alta ingenera necessariamente un sistema tecnico che consenta di avere sufficiente spazio tra i piedi senza che l'uno dei ballerini pesi sull'altro. Un sistema che, per la mia esperienza, può garantire innumerevoli soluzioni tecniche, anche particolarmente creative e divertenti. Ovviamente questo linguaggio "milonguero" dev'essere conosciuto per essere apprezzato. Da questo punto di vista, se si "stringesse" soltanto l'abbraccio senza tener conto di tutto ciò che ne deriva, il "tango milonguero" rischierebbe di divenire più un impedimento ed una noia che un divertimento. Molti maestri, poco inclini a vivere la festa collettiva della milonga, studiano a tavolino il sistema tecnico "milonguero" e lo trasferiscono, così come partorito nel loro immaginario, ai propri allievi. Se solo ballassero più frequentemente nelle milonghe, anche quando sono iper affollate, si renderebbero facilmente conto che "le rigide posture da palcoscenico" non aiutano a comunicare col proprio partner di ballo, pur arricchendo l'estetica del movimento.
Per sapere se lo stile di un tanghero è "milonguero" sensu lato è sufficiente domandare a chi ha ballato con lui/lei se è stato piacevole e alle altre coppie in pista se hanno avuto scontri!
Un caro saluto

paolo ha detto...

dall'abbraccio si vede già se il/la partner è simbiotico/a o meno.
Se l'abbraccio dell'uomo è troppo violento ovvero il contatto con la mano della partner è simile ad un budino.......finite la sequenza ed addio!!

antonino ha detto...

antonino di chieri-Torino
Certamente voi che ballate un tango cosi' detto milonghero è meglio che andate a ballare il liscio ,si perchè avete fatto diventare il tango un ballo noioso e senza fantasia,infatti ho notato che molte coppie che ballano in questo modo provengono dal ballo liscio, e si riversano nelle milonghe perchè è di moda.L'essenza del tango è l'improvvisazione,se non si ha questa mentalità bisogna andre a ballare il liscio.
Non vi sono tanti diversi tanghi vi è il tango che è una formamentis un modo di essere,di interpretare la musica mettendo abbellimenti e figure il tango è l'unico ballo che si puo' ballare anche da fermi se si vuole.
Certamete bisogna dividere i cosi detti milongheri e metterli a ballare in una sala sociale solo escusivamente per loro ma non chiamatelo tango, chiamatelo in un altro modo, no bisogna essere ipocriti perchè chi va in milonga per ballare il tango va principalmente per esibire il proprio tango,per far vedere la propria bravura,un vero ballerino o ballerina di tango si adatta in ogni tipo di tango all'altro. Iltango danza è dinamite è espressione di energia abinata all'armonia dei movimenti improvvisati in una base di 8 tempi allora diventa bello e piacevole per favore non fatelo diventare un ballo liscio.

massitango ha detto...

Antonino grazie del commento. Non so cosa ti sia stato detto del tango milonguero ma semba che le nostre esperienze non coincidano. Per me il tango milonguero è fantasioso, dinamico, improvvisato, ecc.