lunedì 15 ottobre 2007

I migliori maestri di tango milonguero


Chi desidera imparare o perfezionare il tango deve inevitabilmente selezionare i maestri con cui studiare. Spesso mi è capitato che mi domandassero se valesse la pena o meno seguire uno stage o partecipare ad una data vacanza-tango. Anche girovagando in rete trovo spesso richieste di questo tipo: quali sono i migliori maestri? Da appassionato di tango milonguero posso dare qualche consiglio solo per il tango sociale, dopo una breve premessa però.

Nel tango sociale il valore di un ballerino va rapportato alle esigenze della comunità. Il tango dovrà essere piacevole (non necessariamente bello!) per il partner e armonizzarsi (concetto ben differente dal “non interferire”!) con quello degli altri. La presenza di bravi ballerini contribuisce a far crescere la comunità tanghera ed è un valore per tutti. Un bravo insegnante dovrebbe favorire l’integrazione dei suoi allievi nel contesto sociale delle milonghe della sua città e non rinchiuderli nella propria, come bestie rare in una riserva naturale. Il valore di un insegnante di tango milonguero non potrà mai essere rappresentato da nessun tipo di “diploma” (neanche se d’oro!). Vi consiglio di non fidarvi di chi garantisce la propria preparazione dietro un “diploma di maestro di danza” perché la competenza la si guadagna sul campo, in milonga, non attraverso certificazioni varie. Non ci sono scorciatoie. Chi le cerca ha in genere qualcosa da nascondere. Detto ciò, arrivo al punto.

Nel marasma di offerte non è possibile fidarsi di quello che riportano i volantini pubblicitari dato che ognuno di essi, invariabilmente, promuove i relativi maestri come indiscussi punti di riferimento di questo stile (ma quanti ce ne saranno??). In genere ci si affida alle indicazioni dei tangheri più esperti o si scelgono i maestri che ballano in modo più spettacolare: ambedue, criteri insufficienti e poco affidabili (o inutili?). Altri criteri, basati sulla personale osservazione, possono guidare meglio la scelta dei maestri.
In primis un maestro dovrebbe trasferire la cultura della milonga e l’amore per il tango-sociale. Se lui per primo non frequenta le milonghe (oltre la sua ovviamente) o partecipa solo per questioni di marketing, il consiglio è di scegliere altrimenti. I bravi maestri amano ballare e se il loro tango è piacevole è difficile che restino tutta la sera seduti. Se li vedete sempre, tutte le sere, al bar a chiacchierare, ci sarà qualcosa di strano… Per quanto concerne la didattica, un maestro si valuta facilmente dai suoi allievi. Per sapere se un allievo è bravo o meno basta ballarci.
Un bravo ballerino di tango milonguero infatti non è chi è bello da vedere ma quello con cui è piacevole ballarci! Questi pochi e semplici criteri permettono di scovare tra gli insegnanti della propria città o delle zone limitrofe quelli che realmente saranno in grado di trasmettere qualcosa di positivo.
Per i tangheri più esperti ed esigenti, al di là dei maestri locali, c’è spesso il desiderio di rincorrere i grandi maestri in giro per il mondo. In questo caso il ventaglio di possibilità si amplia molto e oltre i criteri suddetti, talora di difficile valutazione a priori ma di facile verifica a posteriori, si può aggiungere qualche considerazione.

Il tango milonguero era caratteristico dei quartieri centrali di Buenos Aires dov’è sopravvissuto per anni e anni, sino ai giorni nostri, attraverso la passione di vecchi ballerini. Questi ultimi rappresentano la fonte prima del tango milonguero e tutti i cultori di questo stile direttamente o indirettamente hanno appreso da loro. Dico indirettamente sia perché molti non ci sono più sia perché gli altri, oramai anziani, il più delle volte non sanno insegnare. Un problema questo ultimo che i maestri più giovani, anche se di madrelingua argentina, superano con maggiore facilità. A Buenos Aires diverse scuole si ispirano continuamente a questi vecchi milongueros cercando di conservare tutto il loro sapere. I maestri che studiano con loro e che frequentano abitualmente le milonghe di Buenos Aires, vivendo in prima persona gli insegnamenti appresi (importantissimo), stanno pian piano raccogliendo la loro eredità.
I migliori maestri sono dunque o i vecchi milongueros (se si ha la capacità di capirli!) o quei loro allievi che effettivamente frequentano le milonghe di Buenos Aires e vivono in prima persona gli insegnamenti appresi prima di trasmetterli. Quando questi maestri capitano in Italia vale assolutamente la pena di spostarsi per seguire stage e lezioni. Buon tango a tutti.

1 commento:

ilprimopasso ha detto...

ecco i miei preferiti: susana e maria (senza altri commenti: un classico come una borsa di hermes da sempre al top), ruben (la fantasia al potere), tete (omo de panza omo de sostanza), osvaldo (uomo piccolo dal cuore grande, l'unico che abbia mai visto piangere di gioia), cacho (didattica eccezionale) e poi tanti altri...